Poesia, atmosfere inquietanti e barlumi di rock elettrico confluiscono nel progetto collettivo di Victor Nubla (Macromassa, Dedo, Aixònoéspànic), Jaume Pantaleón (chitarrista dei 12twelve, una delle band rock più importanti della Spagna) e Sebastià Jovani (poeta e performer). Una proposta che si muove in terreni sonori chiaroscuri, elaborando paesaggi di grande densità e trame tanto evocative quanto minacciose.
I testi, creati, adattati e interpretati da Sebastià Jovani (che include anche testi tratti da “Il traficante de ideas” di Vicenç Altaió, a cui si ispira il titolo del progetto), sono figli di una scrittura che si sviluppa intorno a frammenti desolati, ad avanzi di naufragi mentali e macerie della propria identità. Danno impulso ad una messa in scena che combina il suono catastrofico del sampler e il clarinetto modificato elettronicamente da Victor Nubla con la densità free rock della chitarra di Jaune Pantaleón. Le proposte sonore si evolvono come in un collage tra improvvisazione e prospettive sonore, elaborando una sorta di mitologia tenebrosa e lirica allo stesso tempo. Uno spettacolo pulsante e soave come un guanto di ferro rivestito di seta.
Victor Nubla: sampler, clarinetto preparato
Jaume Pantaleón: chitarre elettriche
Sebastià Jovani: poesia, voce
