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RICCARDO BENASSI
GABRIEL SHALOM
SIGNORAFRANCA
MICHELE SPANGHERO

MICHELE SPANGHERO
A Short-lived Fault In The System
/segnali video
12 - 15 dicembre 2007
Vetreria
Via Italia, Cagliari Pirri

  Michele Spanghero (Gorizia, 1979) è un artista sonoro e visivo. Ha realizzato esposizioni personali di fotografia e partecipato a rassegne con video, fotografie e installazioni. Il suo interesse attuale è focalizzato sulla musica improvvisata (come contrabbassista) e la sound art attraverso concerti e installazioni sonore. Ha esposto e realizzato performance audio-visive in vari contesti tra cui Festival All Frontiers, Stazione di Topolò, Teatro Miela, Area Sismica, Metelkova, Sajeta, DobiArtEventi, Festival Orchestrazioni, WAT art gallery e Galleria Comunale d’Arte Contemporanea “Ai Molini” di Portogruaro. Ha realizzato un progetto di documentazione sonora della mostra “Cinetica: dalla collezione di Getulio Alviani”. Una selezione dei suoi lavori elettroacustici è stata presentata al festival Mad Lab Theater a Columbus, Ohio (U.S.A.) Nel 2008 parteciperà ad una residenza artistica a Mooste, Estonia. Ha pubblicato per l’etichetta Dedalus Records i dischi Mimesys, Aqvarian, Unsound Zero e Desmodrones.www.myspace.com/michele_spanghero
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Il progetto A Short-lived Fault In The System nasce da un percorso musicale ispirato a Luigi Russolo, e il suo debutto è infatti avvenuto in concomitanza con le celebrazioni del sessantesimo anniversario dalla sua scomparsa, nella sua città natale Portogruaro.
Il materiale sonoro alla base del lavoro è un campionamento di un silenzio tratto da una sintesi futurista. Lo strepitio e l’usura del vinile della registrazione hanno trasformato questo silenzio di fatto in un rumore. Dalla constatazione di questa semplice ma paradossale evidenza si è sviluppato il progetto: utilizzare ed anzi amplificare (sonoramente e concettualmente) questo ossimoro acustico in una composizione in cui rumore e suono fossero indistinguibili lavorando anche sul contrasto tra differenti media e tecnologie.
Il rumore delle distorsioni analogiche del supporto audio vinilico interagisce perciò con corrispondenti suoni derivati da alterazioni ed interferenze sonore digitali, i cosiddetti glitches (a cui si riferisce il titolo tratto dalla definizione che Wikipedia dà di glitch: “un errore di breve durata nel sistema”). Similmente il video deriva dall’analisi dello spettro sonoro attraverso un sistema analogico di disturbi, interruzioni ed errori nel segnale dell’immagine facendo così del difetto e dell’imperfezione il movente estetico e il tema dell’opera. Anche il televisore viene utilizzato – etimologicamente – come fonte sonora di glitches attraverso i suoni emessi dal tubo catodico mentre produce le distorsioni derivate dal suono: filtrando il segnale acustico dell’apparecchio si crea così una sorta di feedback visivo indotto dal suono della tv stessa.